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Cosa Vedere a Bologna: Santuario della Madonna di San Luca

Santuario della Madonna di San Luca

Dopo aver esplorato la città e i suoi luoghi più iconici, come le due Torri e Piazza Maggiore, facciamo un giretto fuori dalle mura.

Arriviamo fino a Porta Saragozza, dove inizia  il portico più lungo del mondo ( 3.796 metri) che collega la città al Santuario di San Luca.

Narrano le  leggende che la primavera del 400 fu talmente piovosa che i bolognesi si affidarono alla Madonna portando l’icona della Madonna col Bambino, custodita nel santuario, in processione. Appena l’icona entrò in città la pioggia di colpo cessò. Da quell’episodio ogni anno venne ripetuta la processione dal santuario fino in città e nel corso del tempo si decise di realizzare, tra il 1674  e il 1721,  un portico per proteggere i fedeli in processione dalla pioggia.

Il Portico conta la bellezza di 666 archi, non a caso il numero del diavolo: il portico più lungo del mondo infatti rappresenterebbe il serpente, il male, che viene  sovrastato dalla bellezza e dalla forza del Santuario, la Madonna

Il Santuario di San Luca, il cui stile dominante è il barocco, si erge sulla cima del Colle della Guardia (a circa 300 metri di altitudine) ed è dedicato al culto cattolico Mariano. Si può scorgere il suo profilo già in prossimità di Bologna, quando si è ancora in autostrada. Per i bolognesi è infatti un punto di riferimento, è il sentirsi già a casa.

Le statue di San Luca e di San Marco accolgono il visitatore al portale d’ingresso. Sulla sommità del presbiterio rialzato è posta l’icona della Vergine col Bambino. Tra gli artisti che adornano la chiesa si segnalano Guido Reni, Donato Creti, Giuseppe Mazza, Guercino.

Grazie all’associazione “Succede solo a Bologna”, è possibile accedere al terrazzino panoramico del Santuario di San Luca mediante i circa 100 gradini delle antiche scale a chiocciola che portano fino al sottotetto. Da lì, da un’altezza circa di 42 metri sul livello del Colle della Guardia (300 mt sul livello del mare), si può ammirare una veduta unica dei colli di Bologna.

Biglietti:

Santuario: gratuito

Terrazza panoramica: si accede con la San Luca Sky Experience Card, che prevede la donazione di €5.

Donazione ridotta a 3€:
– ragazzi dai 10 ai 18 anni
– over 65

Gratuità:
– bimbi sotto i 10 anni in contesto familiare
– disabili
– possessori di Bologna Welcome Card PLUS

Orari di visita del santuario:

Feriale: 7.00 – 18.00 da novembre a febbraio / 7.00 – 19.00 da marzo a ottobre
Nei giorni feriali il Santuario rimane chiuso dalle ore 12.30 alle 14.30
Festivo: 7.00 – 18.00 da novembre a febbraio / 7.00 – 19.00 da marzo
a ottobre

Durante le funzioni religiose la visita turistica potrebbe essere limitata o sospesa.

Orari di visita della terrazza panoramica:
Orario estivo (dal 1 Marzo al 31 Ottobre)
Lunedì-sabato: 9:30-12:30 e 14:00-19:00
Domenica: 9:30-19:00
Orario invernale (dal 1 Novembre al 28 febbraio) :
Lunedì-sabato : 9:30-12:30 e 14:00-18:00
Domenica: 9:30-18:00

il Santuario di San Luca

N.B. l’ingresso alla terrazza sarà consentito sino a 15 minuti prima della chiusura per consentire ai visitatori una permanenza sul punto panoramico di almeno 15 minuti. Accesso continuo e senza prenotazione.

 

E dopo una bella passeggiata fino al santuario, perchè non rilassarsi, magari in una delle nostre camere con SPA?

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Santuario della Madonna di San Luca

Cosa vedere a Bologna: la Finestrella di Via Piella

Finestrella di Via Piella

Passeggiando per Via Indipendenza, prima dell’incrocio con Via Marsala, arriviamo fino al portico di via Piella.

Sulla destra troviamo una piccola finestra che si apre su una Bologna inaspettata, quella delle acque  sotterranee che fino a due secoli fa erano canali scoperti.

Finestrella di Via Piella

la finestrella di Via Piella

Osservando dalla finestrella il canale che si snoda tra gli edifici colorati si ha la sensazione di essere in una piccola Venezia.

Il canale è la prosecuzione di uno dei canali principali di Bologna, il Canale di Reno che, all’ingresso della città si separa in due rami: il Canale del Cavaticcio e il Canale delle Moline.

Nella Bologna medievale i canali erano molto importanti per le comunicazioni e alcuni erano addirittura navigabili.

Il Canale delle Moline all’epoca era utilizzato per produrre l’energia necessaria ad alimentare ben 15 mulini ad acqua.

Tra i primi del Novecento e il dopoguerra buona parte dei canali furono interrati: la finestrella ci aiuta quindi a immaginare com’era la Bologna che fù.

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